domenica 7 luglio 2019

VALENZANO: AUMENTO DELLA TA.RI.. INGIUSTA. MA E' UN ATTO AMMINISTRATIVO DOVUTO DALL'ATTUALE COMMISSARIAMENTO PREFETTIZIO


VALENZANO: AUMENTO DELLA TA.RI. INGIUSTA. MA E' UN ATTO AMMINISTRATIVO DOVUTO DALL'ATTUALE COMMISSARIAMENTO PREFETTIZIO
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Comprendiamo l'aumento, da poche decine a centinaia di euro, per le utenze domestiche e attività commerciali di Valenzano, contro l'aumento della TA.RI. (Tassa sui Rifiuti), che sostituisce la vecchia TA.R.S.U. (Tassa Rifiuti Solidi Urbani), che prevedeva il pagamento in base alle dimensioni degli immobili (ossia, un costo fisso tra utenze domestiche e non). Invece, la TA.RI., prevede un costo fisso + un costo variabile (anche in riferimento al numero degli occupanti gli immobili tassati)....una "genialata" dei Governi. 

Quindi, le tasse dovranno essere pagate allo Stato. I Commissari Prefettizi applicano la normativa di indirizzo amministrativo, che rientra nelle loro funzioni. Ma, non possono applicare l'indirizzo politico, cioè abbassare o alzare la tassazione, che spetterà alla futura "Amministrazione Comunale". 

Pertanto, a prescindere che notiamo manifesta incapacità o ignoranza della complessità della materia, pressapochissimo e tanto altro...i nostri Sostenitori e Simpatizzanti locali del Movimento Duosiciliano non saranno presenti al "sit-in" di Martedì 9 Luglio, in quanto di RACCOLTA DIFFERENZIATA a VALENZANO se ne parla dal 1996 e con risultati, ancora oggi, deludenti. E poi, crediamo fortemente, che l'attuale "Servizio di Raccolta Rifiuti" dev'essere annullato, ripensato, riscritto in chiave eco-sostenibile, così come la necessità di investire in educazione ambientale, formazione e divulgazione su questi temi a vantaggio della Comunità valenzanese e non - principalmente - per il solo profitto di Aziende vincitrici dell'appalto; in un "Sistema Italia", che non funziona a dovere, specialmente a Sud. 
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Michele Filipponio 
(Dirigente politico/Tesoriere di MDS-Movimento Duosiciliano

venerdì 5 luglio 2019

Acqua: bene comune o bene privato?


Intervista di Antonella Cirese al Segretario Generale del Movimento Duosiciliano, Michele Ladisa.



Domanda: L'art. 24 del Decreto Crescita, ormai legge, in sostituzione dell'Eipli attualmente in liquidazione (Ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Campania e Irpinia) prevede la costituzione di una S.P.A. a capitale pubblico dove entrerebbero il Ministero dell'Economia e le Regioni interessate. Una vittoria o il primo passo verso la privatizzazione dell'acqua?

Risposta: L'Eipli ma anche i Consorzi esistenti sul territorio - sopratutto meridionale -, citiamo il Consorzio di Arneo e Terra D'Apulia sono "carrozzoni politici", che hanno creato buchi di bilancio economici clamorosi e un altrettanto clamoroso disservizio tra gli agricoltori. 
E' giusto quindi prendere un provvedimento in relazione a questa situazione, ma assolutamente non mi pare possa essere una risposta adeguata la trasformazione dell'Eipli in una S.P.A. a capitale pubblico; abbiamo l'esempio dell'Acquedotto Pugliese che è una S.P.A. capitale pubblico interamente della Regione Puglia e i cui risultati di gestione non appaiono per nulla soddisfacenti ne sul piano finanziario ne su quello del servizio. 
Il provvedimento del governo è un "navigare a vista" e non affronta il problema più generale cioè quello dell'acqua "bene comune".

Domanda: I pentastellati esultano per questo provvedimento sostenendo che la forma della S.P.A. consentirebbe di evitare che il grande indebitamento dell'Ente continui a gravare sul bilancio dello Stato. C'è da esultare o si pongono le basi per la privatizzazione degli altri relativi servizi del Mezzogiorno?
Risposta: I 5 Stelle farebbero meglio a non esultare. Infatti, in quello che affermano c'è una contraddizione in termini perché queste forme di S.P.A. sono delle forme societarie ibride da una parte vorrebbero essere un apertura al privato ma dall'altra sono caratterizzate solo dalla presenza di capitale pubblico. 
Quindi, come si fa, da parte del Governo, a sostenere che con questo tipo di S.P.A. che sostituisce l'Eipli non si gravi sullo Stato? Questo è un provvedimento del Governo assolutamente da bocciare, in quanto, non ha futuro.

Domanda: E dove va a finire la volontà popolare espressa nel Referendum del 2011, contro la privatizzazione dell'acqua?
Risposta: In realtà sono trascorsi otto anni dal Referendum e la volontà popolare non è stata assolutamente rispettata dai vari i governi, che si sono succeduti. 
Al di la dei governi precedenti, anche oggi, le promesse elettorali dei 5 Stelle - fino ad ora -, benché stiano governando, appaiono disattese - anzi - ribadisco che nel momento in cui i pentastellati trasformano gli Enti di Irrigazione in S.P.A. a capitale pubblico nella stessa forma dell'Acquedotto Pugliese significa che non affrontano il problema dell'acqua come bene comune e in particolare non si rendono conto che la situazione dell'acqua come bene comune va affrontato in senso generale cioè nel senso che riguarda sia quello dell'agricoltura e sia quello delle famiglie e quindi per usi civici, industriali e artigianali.
Siamo ben lontani dalle promesse elettorali o per manifesta incapacità o per ignoranza della materia.
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a cura di Antonella Cirese